15 dic 2010

Eterno ritorno - Lorenza PELLEGRINI


Autore: Lorenza Pellegrini
Editore: Montag
Pagine: 276
Genere: Giallo
Prezzo: 16.00

Dalla quarta di copertina:
Un’aspirante scrittrice muore in circostanze misteriose. Il caso, affidato al maresciallo Frontoni, si rivela complicato. Due amiche della vittima, un frate e un uomo dal passato torbido porteranno a galla un universo terribile e inquietante: manipolazioni, esperimenti, iniezioni letali e un vorticoso giro di denaro e potere dietro la facciata perbene di una multinazionale. Sullo sfondo, il mondo dello star system con attricette siliconate dai volti rifatti. Forse ci sarà spazio anche per l’amore, quello perduto, desiderato, idealizzato. Forse.


ASPETTI GENERALI
Fin dove può spingersi la vanità umana, quando viene affiancata e incitata dalla sete di potere? Secondo Lorenza Pellegrini può raggiungere livelli di crudeltà e ferocia apparentemente inimmaginabili. Leggendo il suo libro è inevitabile riflettere sul mondo che ci circonda, su quanto sia dedito all'esaltazione della forma e su quanto poco badi alla sostanza. Una delle chiavi di lettura è sicuramente l'accusa alla totale assenza di valori della società odierna, nella quale qualunque cosa, inclusa la morte, assume meno importanza rispetto allo scintillio di un'apparente perfezione.

TRAMA
Il libro si apre con il ritrovamento di un cadavere di donna in un fosso. Un medico legale è già pronto per refertare il corpo, ma la donna, un'aspirante scrittrice che nel momento della morte stava lavorando al suo secondo romanzo, continua ad essere in grado di pensare, di sentire, di capire cosa le succede intorno. Perchè? Beh, questo non posso dirvelo ;) Però posso dirvi che la donna morta in qualche modo sarà in prima persona un aiuto alle indagini.
La morte appare immediatamente anomala, nessuna causa apparente, "morte naturale", pur essendo sempre stata una persona in perfetta salute. Per questo motivo suo marito, il suo medico curante (Stella) e una delle sue amiche (Mat) iniziano una sorta di indagine parallela durante la quale emergeranno aspetti inquietanti legati al mondo della medicina estetica. Sarà un percorso lungo, costellato dall'entrata in scena di molti personaggi come un vecchio compagno di università di Mat, Daniele, che per ragioni legate al suo discutibile passato decide di entrare in convento e farsi frate; Giovanna, la moglie del commissario Frontoni, un pessimo esempio di donna; il personale medico della clinica che fa da sfondo al romanzo, tutti di bassa lega, nessuno escluso. E naturalmente Mat, Stella e Lo, vittima ignara di un sistema drogato.
VOTO PER LA TRAMA: 8/10

PERSONAGGI:
L'autrice ha fatto un buon lavoro di caratterizzazione. I personaggi si vedono, si percepiscono i loro pensieri e le loro attitudini. Nell'emisfero positivo spiccano maggiormente le donne, inclusa la vittima, mentre in quello negativo a farla da padrone sono gli uomini, sia per malvagità che per debolezza interiore.
L'autrice è riuscita a tenere sullo stesso piano tutti i protagonisti, non ci sono figure di spicco ma tutti sono ben presenti in ogni pagina, anche dove non si parla direttamente di loro.
Forse in un paio di casi sono un po' troppo stereotipati, come ad esempio Mariano che è l'incarnazione perfetta del superfluo, a cui fa da contraltare Stella che invece rasenta la perfezione in ogni ambito: estetico, professionale, morale. Non a caso tra i due ci sarà molto da dire nel libro, non solo come singole entità ma anche come improbabile accoppiata. E forse questi due personaggi rispetto agli altri perdono un po' di credibilità.
VOTO PER I PERSONAGGI: 7.5/10

SCELTE STILISTICHE
Lo stile utilizzato dall'autrice è la cosa che mi è piaciuta di più. Ottima proprietà di linguaggio (si vede la professoressa, se me lo permettete ;) ) e ho trovato davvero interessante il modo in cui Lorenza riesce a mettersi nei panni dei protagonisti, specialmente quando questi non possono descriversi attraverso le parole. A differenza di altri romanzi l'autrice, almeno in determinati passaggi, non può sicuramente basarsi su esperienze personali ma nonostante questo riesce ad essere leggera, a volare sopra le cose in maniera delicata e mai superficiale. Riesce a trasmettere perfettamente le emozioni vissute dai suoi protagonisti anche quando loro stessi non sono in grado di scinderle. Il modo di raccontare di Lorenza è davvero raffinato, non arriva mai all'eccesso, nessuna caduta di stile, nemmeno quando lo scenario renderebbe facile scadere nel volgare.
VOTO PER LO STILE: 10/10

GIUDIZIO PERSONALE
Il mio giudizio deve necessariamente essere suddiviso in due parti. Il primo è relativo alla prima metà del libro, fino al punto di snodo delle indagini. Per questa prima parte darei undici su dieci. Difficile racchiudere le prime cento pagine in un aggettivo. Ho trovato questa parte del libro davvero meravigliosa, interessante, appassionata, leggera, delicata, romantica. Da una parte c'è una fragilità che fa quasi tenerezza, dall'altra una forza devastante. La sacralità della vita viene irrisa con una delicatezza disarmante, in un mondo dove anche il battito di ali di una fastidiosa mosca assume signficati apparentemente impensabili.
Nella seconda parte il karma fa il suo dovere, andando a colpire in alcuni casi e premiare in altri, chi nella prima parte del libro ha compiuto azioni indegne o meritevoli.
La seconda parte del romanzo l'ho trovata un pochino meno incisiva, lentamente vanno a scemare quegli aspetti surreali che rendevano il libro così interessante per lasciar spazio ad un'accusa sempre meno velata nei confronti del consumismo e delle apparenze, ma forse è inevitabile visto che si tratta di un giallo, e prima o poi i suoi aspetti misteriosi devono essere rivelati.
Eterno Ritorno è la full immersion di un'anima candida in un mondo sporco, dove se non stai attento rischi di rimanere macchiato a vita, e non c'è candeggina che tenga. Una volta che la macchia c'è è impossibile mandarla via.
Dal punto di vista della "confezione" rispetto all'altro testo di Montag che ho recensito, nulla da eccepire. Impaginazione perfetta, giusto due o tre refusi ma di pochissimo conto, e su 276 pagine direi che ci possono ampiamente stare, ottimo editing. Come sottolineava l'editore nell'altro topic si nota che con il tempo è stata nettamente migliorata anche la confezione senza per questo intaccare il contenuto.
Un romanzo sicuramente interessante, dove il surreale si mischia al vissuto per lunghi tratti. Un ottimo lavoro, a mio parere. Faccio presente che in questa recensione ho cercato di rimanere generica il più possibile perché essendo un giallo non posso assolutamente rivelare nulla della trama, da un certo punto in poi. ;)

VOTO COMPLESSIVO: 8,5/10

0 hanno detto:

Posta un commento